Presentato il Ddl del Sen. Andrea de Bertoldi (FdI). Claudio Demozzi (Sna): "Riconoscenza per una iniziativa legislativa attesa da 50 anni" In evidenza

ROMA - È stato presentato ieri (22 novembre, ndr) alla stampa – a Roma, presso Palazzo Madama, nella Sala Caduti di Nassirya – il disegno di legge a firma del sen. Andrea de Bertoldi (FdI), che intende tutelare la concorrenzialità virtuosa del mercato ed il diritto dei consumatori ad accedere a un’offerta davvero adeguata ai loro bisogni assicurativi tramite la consulenza professionale prestata da intermediari assicurativi professionali e maggiormente autonomi dalle compagnie.
Le motivazioni che hanno spinto il sen. de Bertoldi ed il Gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia alla presentazione di un Ddl incentrato sulla figura degli agenti d’assicurazione, in questo particolare momento politico, sono da ricercarsi nella volontà di FdI di sostenere, attraverso l’attività legislativa, le micro aziende ed i professionisti autonomi; tutti quei soggetti, cioè, che producono e generano posti di lavoro, costituendo così l’ossatura stessa dell’economia del Paese e contribuendo a quello che è stato definito “il miracolo della Pmi italiana”.
Ed i 20.000 agenti assicurativi – con il loro indotto di circa 30.000 dipendenti e 200.000 subagenti – esprimono pienamente queste caratteristiche. Tuttavia la figura dell’Agente, a differenza di quelle di altri piccoli imprenditori, si trova ancora orfana di una regolamentazione primaria che preveda poche (ma chiare) norme di tutela e di un supporto legislativo che conferisca alla categoria la necessaria forza contrattuale nel confronto con le compagnie. La potenza economica delle imprese assicurative, e particolarmente in un mercato fortemente concentrato come quello italiano, costituisce infatti – secondo il sen. de Bertoldi – un elemento di squilibrio che non consente agli agenti di affrontare con la necessaria serenità le trattative, in un contesto di relazioni industriali tra pari. Questo stato di cose mette spesso a rischio il diritto dei cittadini consumatori ad un mercato pienamente trasparente e ad una consulenza veramente imparziale, effettuata da un professionista libero, che risponda solamente a criteri di meritocrazia e di terzietà rispetto alla/e mandante/i.
Questi, in sintesi, i principi che hanno ispirato il Disegno di Legge presentato e che tocca i temi del divieto di esclusiva quale elemento di garanzia tanto per il consumatore quanto per gli agenti, della normazione del preavviso per fonte primaria, del valore degli accordi collettivi e della durata dei contratti assicurativi in un’ottica di annualità. FdI è pronta a condividere questo Ddl con chiunque, trasversalmente, abbia voglia di apportarvi il proprio contributo.
Il Presidente Nazionale Sna Claudio Demozzi ha espresso riconoscenza a nome di tutti gli iscritti Sna per una iniziativa legislativa attesa da cinquant’anni, che persegue il tentativo di normare il conflitto di forza sempre presente tra agenti e compagnie attraverso una legge dello Stato che ponga alcuni paletti e garanzie minime per gli Agenti. “Abbiamo necessità di un supporto normativo perché la nostra forza contrattuale, a tutti i livelli, si è indebolita nei decenni, dovendoci confrontare con soggetti i cui bilanci sono di importi assimilabili a quelli di una manovra finanziaria. Scoprire nel Disegno di Legge un linguaggio a noi familiare mi ha fatto riscoprire la buona politica, quella in grado di comprendere una necessità, analizzarla e concretizzarla in una proposta normativa: questo mi rende orgoglioso di essere un cittadino italiano. Vogliamo interpretare il nostro ruolo, che la stessa IDD definisce centrale, proprio come la Direttiva Ue ci chiede: in modo onesto, imparziale e professionale, per servire al meglio i nostri clienti. Per fare questo, però, abbiamo bisogno di una base minima di tutele in grado di assicurarci quella serenità lavorativa che proprio questo Ddl si propone di garantirci”.
Alessandra Schofield
5 commenti
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percorrere questa strada e lasciar perdere l'ania e gli accordi integrativi aziendali sarebbe la migliore strategia per tutti
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quando da elettori andiamo a votare dovremmo ricordarci dei partiti che sono al nostro fianco e di quelli che si fingono amici e poi ci mollano nel momento del bisogno
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fossi una compagnia comincerei a chiedermi cosa ci sta a fare l'ANIA e perchè le compagnie non siano riuscite a portare il sindacato al tavolo di rinnovo dell'accordo nazionale agenti, certo che fino a quando la presidente Farina investe il suo tempo a portare buoni propositi nei posti sbagliati dove la platea è fatta dei soliti dieci noti non andremo tanto lontani
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grandioso intervento del sindacato agenti unica voce fuori dal coro che ha il coraggio di difendere sulserio la nostra professione e grazie al senatore Debertoldi per il disegno di legge!!!
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Un bravo a tutti coloro che si impegneranno per la trasformazione del DDL in legge. Basta con le ipocrisie, estese come le più fitte nebbie padane nei giorni di nebbia, in seno alle autority preposte alla scrittura ed osservanza delle norme in campo assicurativo e bancario. Sembra che le ruspe in azione sul suolo dell'Urbe trovino visibilità persino televisiva… quando si vuole: usiamole anche qui per fin di bene dei consumatori, non contro di loro.