♦ A chiusura dei lavori del 56° Congresso Nazionale Sna vale la pena riprendere alcuni dei tanti interventi che dal palco hanno trasmesso energia all’intero consesso. Quello di Laura Puppato Vicepresidente del Gruppo Agit (Agenti Groupama Italia) particolarmente raziocinante, esordisce con la gratitudine per il lavoro consegnatoci da Claudio Demozzi e la sua squadra, grazie al quale, ognuno di noi ha tratto un oggettivo beneficio. Una liberalità certa e unica dall’esistenza dello stesso Sna. La collega cita la formazione, il Fondo pensione agenti, la proprietà industriale dei dati e l’Ebisep… “un grande sostegno alla nostra categoria e alla nostra realtà agenziale, grazie di cuore”, sono state le sue parole.
Prosegue poi introducendo due temi rilevanti per riflettere la reale condizione in cui operiamo NOI Agenti di assicurazione, presidio fondamentale per la crescita economica e sociale del Paese.
“Ebbene – ha aggiunto Laura - qual è realmente la situazione in cui operiamo? Come ci hanno trattato nel corso di questi anni i regolamenti 40, 51, l’art.132 o il Provvedimento Ivass 97 e come riusciamo a difenderci da attacchi concentrici che vorrebbero portarci alla rassegnazione per causa dello strapotere della controparte e la carenza di un vero arbitro dall’altra?”. Ci stiamo difendendo con le unghie e con i denti grazie ad un punto fermo che si chiama Sna a guida Demozzi, con interventi verso la politica tutta, ma soprattutto, ultimamente, dimostrando nei fatti la nostra ragione e l’irragionevolezza altrui proprio nelle aule dei tribunali. Chiedendo e ottenendo aiuto da quella Giustizia che resta la chance finale quando la sordità aleggia ovunque.
Del resto, chi può mai spiegare perché tanto accanimento verso la nostra categoria, ancorché assistiamo a manovre quali “il progetto 51” realizzato da una grande compagnia che intende acquisire la sua stessa rete? Eppure, Ivass avrebbe il preciso compito di vigilare sull’applicazione dell’Idd, che impone a NOI di essere “distributori” e alle compagnie di essere “produttori (fabbrica di prodotti)”. Perché trascurare questa promiscuità?
E ancora, nel silenzio della medesima Autority, perché tralasciare l’abnorme incremento di criticità per i consumatori stante la presenza sempre più diffusa di clausole illegittime e pericolose nei contratti rami elementari? Vi è poi l’accordo Ana, su cui vi è stata una narrazione ingannevole, Ania non avrebbe timori a sottoscrivere un accordo con noi sulla rivalsa, non è lì il problema… ne ha invece, e di rilevanti, a concederci ciò che è nel nostro pieno diritto, ovvero la titolarità autonoma e la proprietà industriale del dato. Perché lì si nasconde il cuore del problema, la vera autonomia di cui dobbiamo disporre.
Laura Puppato non tralascia nel suo intervento le ulteriori lacune dell’Autority nella salvaguardia degli interessi legittimi dei consumatori, interessi di cui NOI Agenti siamo i custodi. Chi si occuperà o si sta occupando dei loro diritti, delle loro tutele e delle loro reali necessità di sicurezza. Siamo NOI i garanti dei consumatori.
Dunque, se è vero, ed è vero, che stiamo vivendo con tanta tensione, tanta intensità un cambiamento epocale può avere senso frangere questa forza? Possiamo permetterci di rappresentare la nostra categoria all’esterno non più come quella forte barriera fin qui aggregata ed impermeabile, ma come un corpo diviso? Non è forse troppo il rischio che stiamo correndo per ragioni che… mi sfuggono? Vi prego, non fatelo, abbiamo bisogno solo di unità e di continuare con la guida di Demozzi il nostro difficile entusiasmante cammino.
Un appello ascoltato quello di Laura, un ulteriore segnale ricevuto nel Congresso sulla pluralità di pensieri che hanno dato prova della volontà e del senso di responsabilità della maggioranza degli iscritti convinti di uno Sna unitario, ma non dal pensiero unico!
Alessandro Ceccarelli