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MILANO - Eurocamera, Consiglio Europeo e Commissione Ambiente del Parlamento Ue hanno trovato nella notte di ieri (27 ottobre, ndr) l'intesa storica di vietare a far data dal 2035 tutte le vendite e le immatricolazioni di auto e furgoni nuovi diesel e a benzina. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, certamente accelerata dalle recenti conseguenze su scala internazionale del conflitto in Ucraina.
Nel 2025 sarà varato un Fondo di transizione dedicato ai dipendenti del settore, mentre il prossimo anno verrà approvata una nuova legge che incentiverà la diffusione delle flotte aziendali. La transizione prevede in sostanza alcune tappe intermedie. Entro il 2030, ad esempio, i costruttori dovranno ridurre del 55% le emissioni delle nuove auto immesse sul mercato e del 50% quelle dei nuovi veicoli commerciali.
L'intesa - si legge in una nota del Consiglio Ue -  prevede che il meccanismo di incentivi normativi sia mantenuto per i veicoli a zero e basse emissioni fino al 2030. La strada è dunque tracciata e soprattutto non si tornerà indietro: dal 2035 stop alle nuove immatricolazioni di auto a benzina e diesel.
Luigi Giorgetti

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