Sabato, 15, Mar, 2:39 PM

Social Network :

Un momento dell'intervento di Luigi Federico Signorini

ROMA - Si e tenuta a Roma (24 giugno, ndr), presso la sede dell'Istituto di vigilanza, la consueta Relazione annuale sull'Attività di Controllo e Indirizzo 2023, unitamente alle considerazioni del presidente Ivass Luigi Federico Signorini.
"La situazione patrimoniale nel suo complesso - è stato affermato - è solida. Alla fine del 2023 l’indice di solvibilità medio delle compagnie italiane era del 258% (+12 punti rispetto al 2022) e in linea con la media europea; dato sostanzialmente stabile nei primi mesi del 2024. Negli ultimi anni i movimenti dell’indice di solvibilità sono stati in generale relativamente limitati, nonostante le forti oscillazioni dei tassi di interesse". 
Sul fronte del segmento Rami Vita "preoccupano i riscatti". Il rialzo dei tassi ha continuato a incentivare nel 2023 i riscatti delle polizze vita che sono cresciuti del 63%, mentre la raccolta premi è diminuita del 3% circa. Tuttavia, rimane buona la redditività del comparto che è stata del 12,6%, beneficiando anche del recupero delle quotazioni di mercato degli attivi.
L'Ivass ha constatato che la dinamica delle estinzioni anticipate è stata più evidente nei canali bancari e dei consulenti finanziari. Il volume dei riscatti è stato tale da fare accendere un faro sulla liquidità delle stesse compagnie, le quali, dietro anche la spinta dell’Ivass, hanno posto in essere soluzioni nel complesso efficaci. L'Istituto ravvisa rischi connessi ad alcuni modelli di business Vita, in particolare sulla presenza di rendimenti garantiti e facoltà di riscatto senza penalità. A detta dell'Ivass, servono correttivi e le compagnie dovranno ripensare l’offerta di prodotti, calibrando meglio la struttura delle garanzie offerte, i connotati di liquidità delle polizze, gli incentivi ai distributori.
Per quanto concerne i Rami Danni, "la raccolta è aumentata per il terzo anno consecutivo (6,6%), raggiungendo i 38 miliardi di euro". Crescono le coperture per i rischi diversi dall’Rcauto. Tra il 2014 e il 2023 l’incidenza complessiva dei comparti salute (malattia e infortuni) e property (incendio ed elementi naturali, nonché altri danni ai beni) è salita dal 32 al 40 per cento, un valore ormai prossimo a quello del comparto auto; all’interno di quest’ultimo, nello stesso periodo la quota della copertura obbligatoria è scesa di oltre 10 punti percentuali, al 75%. Una tendenza alla riduzione del gap rispetto agli altri Paesi europei.
Giacomo Anedda

ARCHIVIO NOTIZIE

GRUPPI AZIENDALI ACCREDITATI SNA