MILANO - Cala il sipario sulla lunga vicenda giudiziaria che ha coinvolto il più importante Gruppo aziendale della galassia Generali. La questione è nota e Snachannel ne ha dato larga eco in questi mesi: il 34° Congresso del Ga-Gi, svoltosi a Monopoli il 17 e 18 giugno 2022, si era concluso con la conferma, alla terza votazione in Consiglio Direttivo (l’organo che elegge il presidente, ndr), di Vincenzo Cirasola al suo ottavo mandato.
Era stato proprio questo terzo turno di voto oggetto della contestazione a portare alla clamorosa disputa legale conclusasi ieri.
Facciamo il punto: secondo lo statuto del Ga-Gi, nelle prime due votazioni è richiesta la maggioranza qualificata dei votanti (i due terzi), mentre alla terza votazione è sufficiente la maggioranza assoluta (50% + 1). Ma alla terza votazione - si legge nello Statuto associativo - non può partecipare chi abbia già ricoperto la carica per due mandati. E questo escludeva di fatto il presidente uscente. Vincenzo Cirasola presentava allora un parere legale secondo il quale, essendoci stata una variazione statutaria (si erano cancellati degli articoli che obbligavano l’iscrizione al Fondo Agenti Generali in quanto lo stesso era stato chiuso dopo referendum con gli iscritti, ndr) si sarebbe verificata la novazione e il conseguente azzeramento della situazione pregressa. La notte tra il 18 e il 19 giugno 2022 - in molti la ricordano - era stata particolarmente turbolenta.
Nei mesi successivi si assisteva ad un confronto serrato tra le parti, confronto che non portava però ad alcuna ricomposizione. Quattro associati, Luca Capato, Stefano Maestri Accesi (già vicepresidenti uscenti), Carlo Bracci, Simone Ollanu e, successivamente, Roberto Ancherani, decidevano di adire alle vie legali citando il Gruppo aziendale davanti al Tribunale di Treviso.
Le sentenze si sono susseguite in oltre due anni: Vincenzo Cirasola veniva cautelativamente sospeso dal giudice dalla presidenza del Gruppo aziendale e le funzioni trasferite al vice presidente vicario Federico Serrao. Cirasola allora presentava le proprie dimissioni (il 2 maggio scorso, ndr); il Consiglio Direttivo, come previsto dallo statuto, si riuniva e votava allora Federico Serrao nuovo presidente del Ga-Gi.
Ebbene, dopo più di due anni, ieri 10 ottobre, il Tribunale di Treviso, in composizione monocratica, nella persona del Giudice Bruno Casciarri, ha definitivamente chiuso la vicenda accogliendo pienamente le richieste dei ricorrenti, dichiarando l’annullamento della delibera adottata dal Consiglio Direttivo il 19 giugno 2022 con la quale Vincenzo Cirasola era stato eletto presidente del Ga-Gi, dichiarando altresì inammissibile la domanda per l’accertamento della ricorrenza delle condizioni per l’applicazione dell’art. 8, comma 2 del Regolamento "Cessazione o impedimento temporaneo della carica di presidente del Gaa Generali" e condannando il Ga-Gi al pagamento delle spese legali quantificate in complessivi euro 64.000.
Questa triste vicenda ha segnato il periodo più buio della storia del Ga-Gi, che negli ultimi due anni ha sicuramente accusato una perdita di immagine che il Gruppo aziendale più blasonato d’Italia certamente non meritava. Un evento che dal punto di vista operativo ha - gioco forza - rallentato l’azione di confronto con la mandante.
L'aspetto economico è tutt’altro che da sottovalutare: i 64.000,00 euro delle spese legali rappresentano una cifra enorme; il Ga-Gi, quindi tutti gli associati, non potrà esimersi dal rifondere l'importo ai ricorrenti.
Siamo sicuri che di questa vicenda si parlerà durante il Congresso straordinario che si terrà a Roma il prossimo 25 ottobre. Congresso chiesto a gran voce da oltre 500 associati che hanno tutti fatto pervenire istanza scritta; sarà l'occasione per fare chiarezza sul futuro del Ga-Gi. Alcuni ritengono che si potrebbe persino andare a Congresso ordinario ed elettivo già nella giornata successiva, sabato 26 ottobre.
Franco Domenico Staglianò
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Ga-Gi, il Giudice dichiara nulla l’elezione a presidente di Vincenzo Cirasola. Si chiude definitivamente una vicenda da dimenticare
