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TREVISO - Il Collegio del Tribunale di Treviso, composto dalla Presidente Daniela Ronzani e da Giulia Civiero e Cristina Bandiera, riunitosi lo scorso 12 marzo, ha rigettato il ricorso presentato dal Ga-Gi, nella persona del Vice Presidente Vicario, Federico Serrao avverso l’ordinanza di accoglimento dell’istanza di sospensione del 19 gennaio 2024 emessa cautelativamente dal giudice Bruno Casciarri nei confronti di Vincenzo Cirasola.
Pienamente accolta la tesi di Luca Capato, Stefano Maestri Accesi, Carlo Bracci, Simone Ollanu e Roberto Ancherani, gli iscritti allo storico gruppo aziendale della galassia Generali, che ritenevano illegittima l’elezione di Cirasola al termine del Congresso di Monopoli del giugno 2022; questo perché avvenuta alla terza votazione, con la maggioranza di 21 voti contro i 14 dell’altro candidato Luca Capato, in violazione dell’art. 12 dello Statuto che prevede che il candidato che abbia ricoperto la carica di Presidente nei due mandati precedenti possa essere eletto esclusivamente nelle prime due votazioni che richiedono la maggioranza di 2/3.
Il Ga-Gi continuerà ad essere guidato da Federico Serrao: “il Vice Presidente - recita l’ordinanza del Collegio del Tribunale di Treviso - può assumere funzioni di vicario e, nella sostanza (affiancato da Giunta Esecutiva e Consiglio Direttivo), gestire senza soluzione di continuità l’Associazione ed assumere tutte le determinazioni che si rendono necessarie.
Dall’altro lato, infondati paiono essere i timori lamentati dalle cellule regionali del Ga-Gi in merito a possibili instabilità di “governo”: il Vice Presidente e la Giunta Esecutiva sono stati nominati da Vincenzo Cirasola (come si evince proprio dall’ultimo capoverso della delibera impugnata) e, dunque, non paiono comprovati rischi di drastici cambi di guida – o di indirizzo – nella gestione dell’Associazione”.
Fugati questi timori di instabilità, in verità sollevati soltanto in qualche Assemblea di Zona, si scaccia lo spauracchio di un Congresso Straordinario, ma è un’incontrovertibile verità che per la prima volta nella storia un gruppo aziendale si trova ad essere guidato dal Vice Presidente Vicario non per impedimento o per dimissioni del Presidente in carica, ma per la sua sospensione a seguito di un procedimento di natura giudiziaria. A questo punto c’è da chiedersi quale sarà l’atteggiamento che Vincenzo Cirasola vorrà tenere anche all’interno di Anapa, l’associazione minoritaria della quale è ancora Presidente.
La vicenda giudiziaria del Ga-Gi porta nuovamente alla ribalta il tema del doppio incarico; i presidenti dei gruppi aziendali non possono e non devono ricoprire cariche di vertice nelle associazioni sindacali, proprio per evitare che comportamenti pregiudizievoli in una veste si ripercuotano nell’altra e facciano perdere credibilità a quest’ultima.
Franco Domenico Staglianò

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