MILANO - È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro delle Imprese e del made in Italy che stabilisce i nuovi massimali minimi delle polizze assicurative, obbligatorie, per le strutture sanitarie e per i professionisti delle attività sanitarie. Dette polizze risultano obbligatorie dopo l’approvazione della nota Legge “Gelli-Bianco”, n. 24 del 2017. I nuovi massimali minimi di garanzia delle coperture R.C. per chi opera nel settore sono fissati a: un milione di euro per sinistro, con il limite di tre milioni annui, per chi svolge attività ambulatoriale meno complessa; due milioni di euro per sinistro, con limite annuo di sei milioni, per le strutture che non erogano attività chirurgica, ortopedica, anestesiologica e parto; cinque milioni di euro per sinistro, quindici milioni di massimale minimo annuo, per gli ambulatori che svolgono attività chirurgica, ortopedica, anestesiologica e parto. Massimale minimo di copertura pari a due milioni di euro invece per chi svolge attività chirurgica, ortopedica, anestesiologica e parto, con limite annuo pari ad almeno il triplo del massimale minimo per sinistro e massimali pari alla metà di quelli sopra indicati per i professionisti che non erogano queste tipologie di prestazioni.
Per il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi, che in rappresentanza del Sindacato ha partecipato a suo tempo al tavolo ministeriale sulla Legge Bianco-Gelli, "il vero problema è la mancanza di offerta sul mercato nazionale; c’è una forte domanda alimentata da questa norma, alla quale non corrisponde altrettanta offerta da parte delle principali compagnie che operano in Italia e questo ingessa il mercato. Come ho più volte rappresentato, sarebbe stato utile prevedere l’obbligo a contrarre a carico delle imprese che esercitano il ramo R.C. C’è da augurarsi che il Governo si voglia fare carico del problema e percorra questa via, proprio come ha fatto per altri ambiti come ad esempio l’assicurazione dei rischi catastrofali”.
La Redazione