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Elena Dragoni


MILANO - Con Coface lo Sna è partner da oltre dieci anni, ovvero da quando sono state introdotte nel sistema distributivo le collaborazioni ex Legge 221. Quello che inizialmente aveva rappresentato per il sistema delle imprese un vero e proprio pericolo, per il gruppo internazionale Coface, ed in particolare per Coface in Italia, compagnia di assicurazione dei crediti e cauzioni, è stato inteso, senza esitazioni, come una vera e propria opportunità per estendere la propria offerta e dare maggiori opportunità alla rete.
La sintonia di vedute tra i vertici del Sindacato e quelli della compagnia si è rivelata determinante, unitamente ad un contesto di reciproca fiducia. Così si sono da subito poste le basi di un lavoro comune ; nel 2013 è stato sottoscritto un patto, declinatosi nella adesione alla disciplina e autoregolamentazione dei rapporti tra i colleghi, cui ha fatto seguito da un giro di riunioni sul territorio per promuovere la conoscenza dello strumento tra specialisti e generalisti. Per dare il senso del clima sinergico creatosi, nella sede di via Spadolini viene poi organizzato un Convegno Sna per fare il bilancio a due anni dalla Legge 221/12 e contestualmente ospitata una sessione di Esecutivo nazionale.
Più avanti, a 10 anni dalla Legge, Coface, in persona del suo Ceo Ernesto De Martinis, viene invitata a rendere una testimonianza dell’esperienza fatta insieme a Sna e alla sua rete, in un convegno a Milano.
Qualche giorno fa, il 27 giugno, la compagnia ha replicato, invitando Sna ad esporre alla convention degli agenti Generali, Coface un excursus degli sviluppi normativi ed operativi delle collaborazioni, intervento affidato ad Elena Dragoni. La vice Presidente vicaria Sna ha rimarcato la costante attenzione del Sindacato nel presidiare, anche con il ricorso a iniziative giudiziarie verso Ivass, la libertà della categoria nel ricorso all’utilizzo ad uno strumento che, insieme al plurimandato, rappresenta un’arma decisiva per mantenere salda la relazione professionale con il cliente.
Valga per tutti l’impugnativa al TAR avverso il Provvedimento 97/20 nella parte in cui originariamente si richiedeva la preventiva comunicazione alle Imprese circa l’avvio del rapporto, con relativa riaffermazione del principio di autodeterminazione e riservatezza a favore degli intermediari della Sez. A, e conseguente annullamento di tale incombenza.
Nel convegno vi è stato spazio per uno studio a cura di Fabio Orsi, di Innovation team che ha rilasciato a Snachannel una dichiarazione. “Sono finalmente anni positivi per il canale agenziale. Si stabilizza il numero di agenzie, cresce la raccolta, soprattutto nei danni non auto. Ma la crescita è soprattutto effetto degli aumenti tariffari. Fra i driver per rendere strutturale la crescita ci sono indubbiamente le collaborazioni fra intermediari che, soprattutto se utilizzate per sviluppare business specialistici, possono permettere di crescere in mercati finora poco presidiati dalle grandi compagnie generaliste”.
Per conto di Coface, Ernesto De Martinis, Region CEO Mediterraneo & Africa Coface, ha dichiarato: “Il canale agenziale è da sempre centrale nella strategia distributiva di Coface in Italia, e tale modello è la chiave di una lunga storia di successi. Le collaborazioni A/A hanno contribuito a rafforzare le relazioni sia per le cauzioni e per il credito tra agenti, normando tale relazione di affari. Confermiamo la vicinanza allo Sna, augurandoci un ulteriore ampliamento delle partnership tramite le collaborazioni”.
Michele Languino


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