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In primo piano il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi


GIARRE - Il 19 gennaio scorso, presso il Liceo Leonardo di Giarre, si è tenuto con successo il primo appuntamento del Format di Educazione Civica, un'iniziativa ideata dai Dirigenti delle scuole del comune etneo e riposto in collaborazione con la Fondazione Nuovo Mezzogiorno. L'obiettivo principale di questo format è quello di promuovere una cultura di partecipazione civica, focalizzandosi su temi sociali, nuove tecnologie, sicurezza e prevenzione.
L'evento è stato inaugurato con le parole dei professori Roberto Tufano e Salvo Lisi, che hanno portato i saluti della Fondazione. Successivamente, Claudio Demozzi, Presidente nazionale agenti di assicurazione ed esperto del settore finanziario e assicurativo, ha preso la parola per dialogare con gli studenti.
Il Presidente Demozzi, dopo un’introduzione in cui ha parlato di sicurezza e protezione dei giovani, definendoli aspetti cruciali per il loro sano sviluppo in diverse fasi della vita, sia a livello familiare, scolastico, che sociale, ha centrato il suo intervento sull'ambiente familiare, descrivendolo come essenziale in considerazione del fatto che si tratta della formazione impartita dalle figure genitoriali, attuali e future, riguardo alle pratiche educative positive e al sostegno emotivo dei giovani. “La domanda sorge spontanea - ha dichiarato Demozzi - stiamo investendo sufficientemente sulla formazione dei genitori per creare un ambiente sicuro in famiglia? La comunicazione aperta tra genitori e figli e tra i genitori stessi tra di loro gioca un ruolo fondamentale e irrinunciabile nella prevenzione delle situazioni di rischio e nella costruzione di relazioni solide”.
Demozzi, non ha inoltre dimenticato di parlare del ruolo che la società svolge, un ruolo cruciale nel favorire la comunicazione aperta tra genitori e figli, tra coetanei e tra genitori, figli ed insegnanti, riconoscendo l'importanza del comunicare nella prevenzione delle situazioni di rischio, e di come sia necessario incentivare coloro che detengono ruoli governativi a prendersi seriamente in carico la questione e ad agire a ogni livello di responsabilità.
Ha quindi parlato del contesto scolastico e di come sia imperativo implementare programmi educativi specifici sulla sicurezza, bullismo e abuso di sostanze; di come sia altrettanto importante monitorare costantemente ogni fenomeno connesso e predisporre canali di comunicazione per la segnalazione di eventuali abusi. È irrinunciabile investire in supporto psicologico per affrontare problemi emotivi ed è essenziale garantire il benessere mentale dei giovani.
Claudio Demozzi ha poi evidenziato come un ottimo strumento sia rappresentato dall’investimento in attività ricreative organizzate, che possono offrire ai giovani opportunità di sviluppare capacità relazionali e socializzare in ambienti sicuri. Coinvolgere i giovani in progetti collettivi stimola la creatività e rafforza il senso di appartenenza alla comunità. Il dialogo interpersonale e lo scambio di esperienze con il supporto di personale qualificato sono fondamentali per affrontare situazioni di crisi.
Non ha dimenticato, nel corso del suo intervento, un passaggio sulle istituzioni scolastiche, dichiarando che “devono fornire istruzione sulla sicurezza online per prevenire fenomeni come il cyberbullismo. Coinvolgere le famiglie attraverso sistemi di monitoraggio parentale è essenziale per proteggere i giovani dai rischi digitali e per collaborare con gli educatori nella realizzazione di programmi formativi”. In conclusione, garantire un ambiente sicuro per i giovani richiede sforzi congiunti a livello familiare, scolastico e sociale. Investire nella formazione, nella comunicazione aperta, nelle attività ricreative e nell'educazione digitale sono passi fondamentali per prevenire situazioni di rischio e promuovere un sano sviluppo dei giovani. La responsabilità di assicurare un futuro sicuro per le nuove generazioni spetta a tutti, a partire dai genitori, agli educatori, fino alle istituzioni governative, nessuno si deve sentire escluso da questo compito, oneroso ma di grande orgoglio.
La conferenza ha visto la conclusione delle attività da parte di Antonio Pogliese, presidente del Centro di Documentazione, Ricerca e Studi sulla Cultura dei Rischi. Egli ha approfondito il ruolo sussidiario dell'Associazionismo nella Cultura dei Rischi, offrendo esempi attuali tratti dal mondo contemporaneo.
L'evento è stato un momento profondamente formativo e interattivo, di cui si propone la replica in altre scuole del territorio, contribuendo così a diffondere in modo sempre più capillare temi attuali e urgenti. La collaborazione tra istituzioni scolastiche, Fondazioni ed esperti del settore assicurativo ha dimostrato di essere un approccio efficace per coinvolgere attivamente gli studenti nella riflessione su tematiche importanti per la società attuale.
Tiziano Salerno

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