MILANO - La compagnia Assimoco ha annunciato l’acquisizione del 51% del capitale di BCC Assicurazioni, sodalizio dedicato all’offerta di prodotti di protezione nell’ambito del Gruppo BCC Iccrea. Il passaggio delle quote è l’atto conclusivo dopo la sottoscrizione degli accordi preliminari nel settembre 2023 e l’ottenimento delle autorizzazioni da parte delle Autorità competenti.
“La scelta del Gruppo BCC Iccrea – leggiamo in una nota - è maturata dopo un articolato iter di selezione, che ha visto coinvolte diverse primarie compagnie assicurative operanti sul mercato nazionale ed europeo. La proposta di Assimoco è risultata la più adeguata soprattutto per il modello di servizio, consolidato e sperimentato in anni di collaborazione con le Banche del Credito Cooperativo che ha riscontrato un elevato grado di soddisfazione, oltre che dalle Banche, anche da parte della clientela. L’accordo prevede una durata complessiva fino a 15 anni con la possibilità per Assimoco di acquisire un ulteriore 19% del capitale di BCC Assicurazioni per arrivare a detenerne il 70%”.
All’esito dell’operazione di trasferimento della partecipazione azionaria, si è tenuta l’assemblea di BCC Assicurazioni, nell’ambito della quale sono stati nominati i nuovi membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale: Gian Luca Galletti, attuale Presidente di Emil Banca, assume l’incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Mirella Maffei, attuale Direttore Business Development & Finance di Assimoco, quello di Direttore Generale. Un particolare ruolo strategico nell’ambito di questa partnership sarà ricoperto da BCC Servizi Assicurativi, l’hub specialistico assicurativo del Gruppo BCC Iccrea “nata con la mission - prosegue il comunicato stampa - di cogliere il rilevante potenziale di crescita offerto dal settore bancassurance”.
Si tenga conto che la quota di mercato di banche e Poste nei rami danni è passata in poco più di 10 anni dal 3% all’8%, anche se permangono seri dubbi sulla qualità della vendita non professionale effettuata da taluni istituti di credito, alcuni dei quali sono stati multati per pratiche scorrette dall’Antitrust, sanzioni milionarie che non sembrano avere cambiato in modo significativo la situazione.
Una cosa è certa e cioè che il peso degli agenti è ancora vicino all’80%, a dimostrazione di quanto la consulenza professionale offerta dalla rete agenziale sia apprezzata dal consumatore italiano che non si lascia facilmente vincolare dalle leve di condizionamento utilizzate dalle banche nel collocare polizze abbinate ai finanziamenti. Uno sbilanciamento del potere negoziale che impedisce nei fatti alla clientela bancaria di rivolgersi al proprio intermediario di fiducia e danneggia la credibilità delle imprese di assicurazione in qualità di produttori e le banche in qualità di distributori, soprattutto quando le due figure coincidono.
Roberto Bianchi