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FIRENZE - La tempesta Ciaran, il più intenso evento meteorologico del 2023, è arrivata anche in Toscana, portando con sé fango e allagamenti. La regione è in ginocchio con un bilancio drammatico di dispersi, feriti, sfollati e purtroppo anche morti. I danni per ora sono stimati in circa 300 milioni, ma sono assolutamente parziali. Si teme l’arrivo di una nuova perturbazione atlantica, con il maltempo che si concentrerà ancora in Toscana, colpendo poi altre regioni.
Ma i toscani si sa, come li spiega Curzio Malaparte hanno il cielo negli occhi e l’inferno in bocca, e sono già lì, onesti pratici realisti, e un po' sboccati a parlare dell’amore per la loro terra, mentre con le maniche rimboccate, non lesinano solidarietà.
Lo Sna, la più grande associazione di rappresentanza degli agenti di assicurazione in Italia, ha prontamente mobilitato i quadri dirigenti territoriali per segnalare qualunque situazione avversa che riguardasse ogni agente. Già c’è un attento lavoro per individuare ogni criticità, indicando i possibili campi d’azione di intervento solidale nei confronti di quanti sono in difficoltà. Nell’attesa che la situazione possa essere adeguatamente verificata, l’Esecutivo Nazionale Sna sta valutando ogni iniziativa che possa ancora una volta testimoniare la vicinanza a tutti gli agenti colpiti dalla calamità.
Il Presidente nazionale Claudio Demozzi è in costante contatto con Franco Domenico Staglianò, Coordinatore Regionale della Toscana e con Filippo Guttadauro La Blasca, Coordinatore della Commissione Nazionale di Solidarietà, per dare supporto agli agenti colpiti direttamente dall’evento alle loro famiglie, e alle loro agenzie. Non mancheranno iniziative, se necessarie, per dare loro supporto come già avvenuto in recenti drammatiche situazioni verificatesi in altri territori. Vorremmo tanto, nella certezza che pioverà almeno quanto basta per gonfiare gli argini, non si debba vivere l’incubo di un’alluvione. Noi siamo maledetti toscani che sanno fondere l’ironia con la generosità, nella forma più nobile di tolleranza e umanità… e, citando Riccardo Marasco, mentre si spala fango cantiamo Dante di marmo, poeta divino, mira sdegnato l'immane casino...
Alessandro Ceccarelli

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