♦ Mi trovo a parlare dei due recenti appuntamenti istituzionali dello Sna, l’88° Comitato Centrale tenutosi a Cinisello Balsamo nel marzo scorso e il 56° Congresso Nazionale svoltosi a Santa Margherita di Pula il 20 e 21 aprile, durante i quali è emersa con chiarezza la priorità del passaggio generazionale.
Iniziamo con il ricordare che qualunque azienda o associazione ha una storia, delle caratteristiche distintive, un proprio know-how ed esperienza. Per questo motivo, il passaggio del testimone deve essere un processo pianificato e ben strutturato, che rispetti la storia associativa e garantisca la continuità e la qualità del lavoro.
Nella fase di transizione, è essenziale a mio avviso creare un organo dedicato che ascolti costantemente la voce e i consigli del territorio per individuare le risorse migliori da formare e coltivare. Le nuove generazioni devono poter fare esperienza in più campi e specializzarsi nelle materie o negli argomenti che meglio si adattano alle loro caratteristiche, ricevendo così un'adeguata e personalizzata formazione, sia teorica che pratica.
L'esperienza pratica rappresenta infatti un punto cruciale in questo processo e richiede la definizione di regole chiare che prevedano posti riservati alle nuove generazioni innanzitutto nei prossimi Esecutivi Provinciali. Questo permetterà loro di comprendere cosa sia una Provinciale e come funzioni, partendo sempre dalla base e acquisendo le competenze necessarie per poter affrontare le sfide della categoria.
È fondamentale, inoltre, che i giovani comprendano che far parte del Sindacato è una responsabilità e un impegno, non un hobby o, peggio ancora, un fregio di cui vantarsi, perché i fregi, o meglio i gradi, si conquistano sul campo e con risultati, non servono primedonne. La partecipazione deve essere intesa come un secondo lavoro dopo l'agenzia, con l'obiettivo di condividere idee e strumenti utili per difendersi dagli attacchi provenienti da ogni dove che la categoria affronta quotidianamente e per conseguire la preparazione indispensabile per garantire la tutela agli iscritti della propria Sezione. L'età anagrafica dei giovani è importante, ma non può essere l'unico criterio di selezione. È piuttosto necessario valutare il potenziale espresso, le competenze acquisite e la propensione all’impegno dei futuri militanti del Sindacato. Solo così si potrà garantire una transizione generazionale efficace e soddisfacente.
Per raggiungere questi obiettivi, il Sindacato Nazionale Agenti dispone di strumenti efficaci, come Snaform, per erogare una formazione di alto livello. Tuttavia, è importante non trascurare la preparazione sindacale sul campo, che rappresenta un'opportunità unica per acquisire competenze dirette.
In conclusione, voglio citare due aforismi che possono ispirare le nuove generazioni del Sindacato Nazionale Agenti. Il primo è rivolto ai giovani che vogliono intraprendere questa avventura con serietà: "Lo sforzo non finisce mai. La libertà non è mai definitiva, ogni generazione deve conquistarsela" (C. Scott King). Il secondo aforisma, invece, è un invito a tutti gli iscritti del Sindacato: “Pochi sono grandi abbastanza da poter cambiare il corso della storia. Ma ciascuno di noi può cambiare una piccola parte delle cose, e con la somma di tutte quelle azioni verrà scritta la storia di questa generazione” (B. Kennedy).
Tiziano Salerno