♦ È carica di passione la relazione del Presidente Demozzi al 55° Congresso Nazionale Sna, così ci ha abituato nel tempo, e anche oggi non ha deluso, il corale urlo liberatorio che ha lanciato ci ha congiunto ed è risuonato netto, nitido. Un monito inequivocabile: non fermeremo il progresso, non fermeremo la nostra consapevolezza, e l’affermazione della nostra indipendenza avverrà nonostante il decuplicarsi degli sforzi che l’ottusità impegna nel voler restaurare il dominio dei pregiudizi. Quel grido è già una conquista Nella relazione il Presidente si è soffermato più volte sui nostri diritti fondamentali, come il plurimandato, l’incasso dei premi, la consulenza, l’analisi dei bisogni, la titolarità autonoma del trattamento e la proprietà industriale delle banche dati dei nostri clienti, sempre più in pericolo per accordi con nodo scorsoio, spesso sostenuti da rappresentanti dei colleghi che “nella migliore delle ipotesi peccano di presunzione, superficialità, incompetenza o ingenuità”.
Riaffermando la ferrea volontà di vigilare e garantire che niente e nessuno potrà pregiudicare i valori conquistati in decenni di lotte sindacali!
Ha richiamato all’appello tutti "Noi", sollecitandoci ad opporci al modello distributivo operato dall’industria assicurativa, quella che preferisce investire su Internet, Poste, banche, comparatori online, e chi più ne ha più ne metta, con il solo impiego della nostra condizione più fruibile, il plurimandato! Cioè la risposta alla richiesta di evoluzione ed estensione dell’offerta che arriva dal mercato, dai nostri clienti. “Cosa aspettiamo ad adottarlo in massa?”. Per memoria, solo ieri, era il 2009, il tema che ricorreva era la necessità di sostenere attraverso il plurimandato, la corretta ricerca per i consumatori finali delle soluzioni di tutela. Perché il plurimandato innesca un più ampio confronto competitivo dell'offerta attraverso il ruolo attivo e determinante dell'agente professionale.
“Già, il plurimandato”, questa conquista storica per la categoria, ancora non diffuso, per indolenza e manchevole spirito imprenditoriale, che confina, specie le strutture di piccola dimensione, all’oblio delle proprie agenzie, basterebbe unire le forze, e superare la sospettosa individualità. I numeri lo testimoniano, le agenzie plurimandatarie pure (compagnie di più
gruppi) rappresentano solo il 26% del totale. Non basta quindi la sola centralità di noi agenti, che ovviamente non è in discussione, ma proprio perché i consumatori seguitano a scegliere il rapporto professionale con "Noi", è nostro obbligo riafferrare ciò che ci è stato sottratto per il business digitale, che sempre i numeri documentano non essersi realizzato.
Questo uno dei tanti temi che il Presidente ha lanciato nel corso del Congresso, argomenti che dovranno essere al centro del dibattito sul territorio, coinvolgendo ogni collega. Senza questo Sna, senza il peso, la generosità, il sacrificio di tutti "Noi", i nostri diritti finirebbero semplicemente per essere abbattuti dal dominio del pregiudizio che mina la difesa della nostra centralità distributiva e la nostra autonomia. Senza un chiaro segnale di unità le nostre controparti avrebbero gioco facile per indebolirci, la “conoscenza è indipendenza” l’urlo unito, condiviso, è la forza della nostra determinazione!
Alessandro Ceccarelli