♦ “Viviamo tempi complessi. La globalizzazione, la tecnologia, le crisi economiche, lo strapotere dei grandi agglomerati assicurativo-finanziari e i cambiamenti nel mercato assicurativo pongono sfide senza precedenti. In questo contesto, il nostro ruolo è più importante che mai. Siamo la voce di chi non ha voce, siamo la forza di chi lavora ogni giorno con dedizione e impegno, spesso senza il riconoscimento che meriterebbe.” Inizia così la relazione del Presidente Claudio Demozzi al Congresso Nazionale Sna di Caserta, con una sintetica e reale visione dell’attuale contesto in cui deve ingegnarsi la nostra categoria. Un obbligo, quello dell’Esecutivo nazionale, non solo diretto a difendere i diritti ottenuti, ma teso a edificare un avvenire in cui restare vivi nonostante le continue imboscate a cui siamo esposti, a volte anche da parte degli amici.
Il nostro mondo è ormai indirizzato sull’espansione di una molteplicità di offerte che si abbina ai classici schemi delle agenzie tradizionali, e i mezzi per realizzare il cambiamento, pena la nostra scomparsa, sono le conquiste ottenute da Sna e fin qui realizzate: il plurimandato e la collaborazione orizzontale.
Lo scenario che si presenta davanti a noi vede, inarrestabile, la concentrazione della distribuzione, la richiesta di livelli di compliance sempre più complessi ed una concorrenza sempre più aggressiva. Tutto questo, inevitabilmente, schiaccerà tante micro-piccole strutture agenziali il cui destino è segnato per l’oggettiva perdita di redditività. Sna è quindi fortemente impegnato nello sviluppare “nuovi modelli agenziali” per sostenere il futuro di quanti saranno chiamati a resistere in questo nuovo confronto. E poiché, anche pochi, ma con un fine in comune, possono fare moltissimo contro un nemico comune.
Vale il principio per cui la collaborazione è più importante della competizione. Quando le circostanze richiedono nuove idee, occorre associarsi e non isolarsi. Non è più il tempo in cui i colleghi sono soltanto dei competitors da cui tenerci alla larga. Spero sia chiaro, ormai, che è arrivata la stagione della condivisione e della collaborazione per produrre valore.
Insomma, oltre all’indipedenza, battaglia mai interrotta da Sna, è l’ora anche dell’intraprendenza, del nuovo senso di libertà che unisce e non divide, che crea dipendenza vicendevole, un’idea di giustizia che può realizzarsi con collaborazioni strutturate, agenzie condivise, consorziate, capaci di sostenere il cambiamento in corso e di farlo con robustezza. E se è vero che se ne ragiona da tempo, è il momento di provarci! E Sna è pronto, con il sostegno giuridico e con gli strumenti necessari per far traghettare quanti sono altrettanto pronti a percorrere concretamente questa via.
Alessandro Ceccarelli