♦ Il periodo feriale si sta lentamente spegnendo e possiamo considerare l’inizio del mese di settembre come la dead line figurativa al di là della quale la vita di tutti i giorni riacquisirà i suoi ritmi consueti lasciando alle spalle il riposo estivo cui avevamo assegnato una funzione salvifica dallo stress quotidiano, soprattutto lavorativo, pur consapevoli che le aspettative sarebbero rimaste in parte inappagate.
Sta di fatto che le attività sindacali, mai interrotte durante lo spazio festivo, riceveranno nuovo slancio nel fare fronte, con rinnovata determinazione, alle sfide che gli agenti di assicurazione dovranno affrontare per stare al passo con il mercato, ponendo comunque al centro delle proprie strategie di sviluppo il rapporto fiduciario con l’utente assicurativo.
In questo ambito lo Sna riprenderà la propria pressione politica e istituzionale nella convinzione che la relazione virtuosa tra assicurato e agente sia posta in seria discussione, da un lato, dal tentativo attuato da Generali di scippare alla propria rete agenziale l’analisi dei bisogni del cliente e, dall’altro, dall’introduzione dello ius variandi contrattuale e tariffario, messa in atto ai danni degli assicurati dai principali brand operanti nel nostro Paese, che rischia di inquinare, con il virus dell’indeterminatezza, l’attività consulenziale degli agenti professionisti indirizzata a favorire l’acquisto consapevole di servizi assicurativi da parte dei consumatori.
Dovremo poi confrontarci con la riforma approvata con decreto legislativo dal Consiglio dei Ministri in recepimento della Direttiva 2021/2118 del Parlamento Europeo e del Consiglio in materia di Rcauto. Essa prevede infatti alcune novità come l’estensione dell’obbligo di assicurazione ai veicoli fermi in aree private con accesso al pubblico con esclusione per quelle impossibilitate a circolare e ai veicoli elettrici leggeri (e-bike, monopattini e minicar elettriche), inoltre la rimodulazione del diritto di sospensione temporanea della copertura assicurativa per i veicoli che circolano soltanto in un periodo limitato dell’anno e per le auto storiche e infine il tentativo di armonizzare le norme sull’assicurazione obbligatoria a livello europeo.
C’è poi da considerare che il ddl Ricostruzione prima e la Legge di Bilancio 2024 poi, hanno introdotto obblighi in tema di rischi catastrofali di prossima attuazione. E possiamo stare certi che anche su questo difficile terreno di confronto il Sindacato eserciterà un presidio continuo di concerto con le associazioni di rappresentanza dei consumatori alla cui maggiore tutela sono dirette, almeno sul piano delle buone intenzioni, le modifiche introdotte.
Le nuove disposizioni e le relative implicazioni pratiche richiederanno un aggiornamento costante nel tempo di natura professionale, affinché le conoscenze e le competenze della categoria siano sempre in grado di fornire la necessaria consulenza alla clientela e pertanto sarà centrale il ruolo di Snaform nel fornire tutti gli strumenti didattici necessari alla crescita professionale degli iscritti e in generale del canale agenziale, in modo tale che professionalità faccia sempre rima con autonomia e indipendenza dalle fabbriche prodotti.
Con un orizzonte temporale di attuazione più ampio (dodici mesi), saranno inoltre rottamati gli allegati 3, 4, 4/bis, 4/ter al cui posto l’Ivass ha introdotto il Modello Unico Precontrattuale (Mup) in un’ottica di semplificazione burocratica che prevede anche la riduzione dei Dip aggiuntivi a un massimo di 3 pagine (4 in caso di documentata necessità) contenenti soltanto le informazioni essenziali su costi, esclusioni, limitazioni di copertura, reclami, regime fiscale. È tutto oro quello che luccica? Forse no, ma di sicuro alla Commissione Sna preposta al presidio di norme e regolamenti non sfuggiranno eventuali insidie, più o meno volontarie, ai nostri danni e le contromisure necessarie per invertire la rotta.
In una fase nella quale le scelte dell’industria assicurativa manifestano una netta prevalenza delle esigenze affaristriche degli azionisti rispetto al ruolo sociale attribuito spesso inconsapevolmente alle compagnie da famiglie e partite Iva, nonché dallo Stato costretto per motivi di bilancio al progressivo assottigliamento del welfare, risulta essenziale rimarcare, in chiusura, come un apposito Gruppo di lavoro del Sindacato si stia impegnando nell’elaborazione di una Carta dedicata all’Intelligenza Artificiale Generativa. Essa conterrà il quadro di riferimento dei postulati fondamentali cui attenersi nell’utilizzo etico dell’IA in agenzia, come i principi di eguaglianza e non discriminazione, di qualità del servizio erogato e di sicurezza nella gestione dei dati, di trasparenza nella fornitura delle informazioni e soprattutto di diritto del controllo da parte del fruitore finale.
Sarà una conquista importante perché la nostra categoria, per fare un vero salto di qualità, deve metabolizzare che una professione, quando è priva di etica, non incrementa il benessere della società in quanto non si può fare una buona economia con una cattiva etica come quella praticata da atri attori della filiera assicurativa molto meno attenti ai valori. È per questo che i clienti hanno bisogno di noi.
Roberto Bianchi
Il cliente ha bisogno di noi
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