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MILANO - Da settembre buste paga più pesanti per gli oltre 260 mila bancari del credito ordinario Abi, grazie alla seconda tranche dell’aumento medio complessivo di 435 euro negoziato con l’ultimo rinnovo del CCNL siglato da Abi e dai sindacati dei lavoratori bancari Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Unisin).
In sede di rinnovo del contratto di lavoro, banche e sindacati avevano concordato di concentrare gli aumenti nella prima parte del periodo di vigenza. Così facendo, in nove mesi ai lavoratori andrà l’80% dell’importo totale di aumento. Dopo i 250 euro, pari al 57,5% del totale di 435 euro, corrisposti in dicembre, dal primo settembre scattano ulteriori 100 euro, pari al 23%, che i lavoratori riceveranno questo mese in busta paga. Poi rimarranno da corrispondere altre due tranches di aumento retributivo, una di 50 euro, pari all’11,5%, a giugno del 2025 e l’ultima di 35 euro, pari all’8, a marzo del 2026.
Complessivamente, l’aumento ottenuto dai Sindacati è del 15% circa e produrrà effetti positivi per i lavoratori anche sulle mensilità aggiuntive (tredicesima). “Un risultato importante, permesso anche dal fatto che le banche, in questi ultimi anni, hanno registrato profitti record”, commenta il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi, impegnato - insieme all’Esecutivo nazionale della storica e più importante Rappresentanza italiana degli agenti assicurativi - nell’analisi delle ipotesi di rinegoziazione del CCNL di settore avanzate dai Sindacati dei lavoratori agenziali (Fesica-Confsal e Confsalfisals).
“La nostra situazione è molto diversa - spiega Demozzi - visto che dal lato datoriale non vi sono le grandi banche con bilanci che presentano utili miliardari, ma piccole e piccolissime aziende agenziali in grave crisi di redditività. Rispetto ad alcuni anni fa la situazione, per le agenzie assicurative in termini di ricavi, è lievemente migliorata, ma non in maniera sufficiente per permettere di concedere consistenti aumenti retributivi alla filiera produttiva agenziale ed al personale amministrativo. Purtroppo, le aliquote provvigionali riconosciute dalle compagnie agli agenti sono ferme da decenni ed anzi in molti casi sono diminuite, a seguito soprattutto di una negoziazione decentrata, cioè aziendale, che vede gli agenti troppo spesso soccombenti”.
Intanto, notizie di stampa confermerebbero che anche per i 36.500 bancari delle Bcc a settembre potrebbe scattare un importante aumento di stipendio. Nell’accordo di rinnovo siglato in luglio da Federcasse con Fabi, First, Fisac, Uilca e Ugl credito, sarebbe stato definito infatti un incremento economico in busta paga di 435 euro medi mensili, con il primo versamento di 300 euro a decorrere da questo mese. Seguiranno altre due tranches di aumento retributivo di 60 euro a gennaio del 2025 e di 75 euro a gennaio del 2026.
La Redazione

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